26 Gennaio: contro la terza forza del campionato il Borgosesia non sfrutta una decina di palle goals e una supremazia costante durante tutta la partita. Un'amarezza di aver perso la partita contro la diretta concorrente per i play off che distoglie l'attenzione su una delle più significative prestazioni della'annata da parte dei valsesiani.
Uno dei migliori primi tempi giocati dai granata sicuri in difesa con Camilli, Cagliano e Montesano a tre. Efficaci negli esterni Maffei e Pavan. Baldan davanti alla difesa con D'Iglio e Giovi che a centrocampo demolivano il costruttore del Chieri Didu, sostituito nella ripresa. Davanti la coppia Tettamanti e Guidetti, sempre pericolosi.
Come commenta Paolo Accostato de La Stampa: "Il Borgosesia a Chieri gioca meglio dei locali e tiene decisamente più la palla, butta al vento una miriade di palle gol complice anche Tulino in forma strepitosa ed alla fine si arrende su un’invenzione di Montante trasformata in tre punti da Berberi ad un quarto d’ora dalla fine".27 Gennaio:un'amara sconfitta dove un grande Borgosesia annicchilisce il più decantato Chieri con una prestazione maiuscola che soltanto la mancanza della realizzazione che comunque risulterà determinante, ha penalizzato la classifica dei valsesiani.
Una disdetta dove il Borgosesia ha fatto tutto nel bene e nel male e per dirla coma l'articolo di "Sprin e Sport": "una sconfitta che punisce oltre modo un Borgosesia che a Chieri ha creato tante occasioni per passare ma non è riuscito a concretizzare la mole di gioco espressa. Borgosesia che “perde” lo scontro diretto per agganciare l’olimpo ma rimane splendida realtà del campionato".
Il grande merito dei ragazzi di mister Manzo è quello di non aver tenuto conto del blasone della squadra avversaria e del fatto di giocare fuori casa anzi i giovani valsesiani hanno affrontato il match con un piglio orgoglioso e strepitosamente votato al gioco: sempre palla a terra verticalizzando al massimo usando gli esterni in modo costante ed efficace.
La cronaca racconta che dopo una iniziale disattenzione permette alla punta torinese, Santoro, di scagliare di poco fuori un invitante pallone di Didu (ex Cuneo) iniziava il monologo del Borgosesia.
Prima Guidetti, fantastica uscita di Tulino, poi Tettamanti che sicuro veniva neutralizzato ancora dal portiere torinese a botta sicura, D’Iglio, fuori di poco dal limite, Camilli e Giovi che non riuscivano a cacciarla dentro da pochi metri.
Non secondo tempo la musica non cambia anche se il Chieri tenta di prendere in mano il gioco ma il centro campo con D'Iglio, Baldan, autore di una prova maiuscola e Giovi annicchiliscono il gioco dei torinesi provocando la sostituzione di Didu in confusione mentale.
Ancora Tulino, ilportiere chierese, avita il goal smanacciando da sottola traversa una girata di Tettamanti, Baldan dopo 40 metri di corsa non riesce ad avere la lucidità a tu per tu con l'estremo del Chieri e sulla respinta Guidetti di testa viene rimpallato dalla schienadi un difensore.
Al 30’ la beffa quando l'esterno sinistro Chierese ciabatta un cross raso terra dove gli estremi valsesiani non riescono a respingere. La palla attraversa tutto lo specchio della porta dove l'11 del Chieri, Berberi, ciabatta in tap-in il goal della vittoria.
A nulla serve il finale giocato ad una porta sola, quella del Chieri che si trasforma in una squadra da fondo classifica sparacchiando a destra e a manca ma difendendo estrenuamente il risultato.
Onore ai vincitori ma soprattutto a questo Borgosesia autore di una prestazione maiuscola e il tempo sarà galantuomo!
Giovi è stato autore di un buon primo tempo dove insieme a Pavan ha dominato la fascia sinistra al punto che il proprio dirimpettaio, Valfrè ex Berretti del Cuneo, non in perfette condizioni, veniva sostituito per cercare di puntellare la situazione. Alcune giocate pregevoli poi in calando nel secondo tempo e giustamente sostituito dal vivace Begolo. Gli è mancata forse un po' di personalità ma certo ma certo ha corso moltissimo puntellando sempre e chiuche cercando di proporsi in avanti che non sempre hanno sfruttato i suoi atù. Una sbavatura nel primo tempo e l'amminizione presa nel secondo le due note negative ma la dimostrazione è che il gioco fluiva energico anche per mano del Giovane n° 8