PRO DRONERO

Non trovato l'accordo l'addio alla Pro Dronero

14 giugno: con un incontro con il Presidente della Pro Dronero, dr. Beccacini, Giovi ha praticamente chiuso il rapporto con la Pro Dronero. Non è stato possibinile trovare un accordo per la prossima stagione.
Grande comunque il rammarico nel lasciare i vecchi compagni e il Filippo Drago ma le difficoltà erano davvero troppe per poter continuare in val Maira. Con un telefonata a capitan Dutto il saluto di Giovi.

Pro Dronero: i never Walk alone

19 maggio: siamo dunque al termine di questa fantastica annata percorsa nella Pro Dronero e purtroppo terminata con una sconfitta che colpisce nel risultato non l'orgoglio di questa squadra che ha lottato fino alla fine contro tutti e contro tutto.

Una grande esperienza che ha significato soprattutto quella voglia di mai sentirsi domi e di resistere anche quando sembra tutto perduto.

E' mancato l'epilogo e questo resterà come una ferita nel nostro animo consapevole però di non aver demeritato e di non sentirsi inferiori a nessuno.

 

E' stata un'esperienza importante per me e per Giovi: l'essere ritornati a respirare l'aria cristallina di casa dopo un lungo girovagare per il nord Italia e poter parlare nuovamente a nòsta mòda, dell'ultimo torneo di belòta o del banhèt della Ca Bianca ha avuto il suo risvolto. Il fatto di poter giocare per l'unica squadra del territorio occitano in un torneo nazionale è un fatto che per noi ha avuto una rilevanza importante e che per questo abbiamo significativamente rinunciato a qualche cosa per poter avere quest'onore. Non è retorica la nostra ma solo chi è vissuto lontano, de luenh, comprende tutto ciò e ne abbiamo avuto riprova proprio ieri con il club di Milano della Pro Dronero e dei anchoiers fondatori.

 

Con Giovi analizzavamo stamani quanto è passato compresa una propria autocritica ma non è stato facile unire la passione con il calcio e affrontare in modo serio l'università a Torino. Dunque sia al mister che ai compagni va tutto il nostro ringraziamento esteso al Pres per la possibilità concessa. A Maisa tutto il nostro affetto coma a Pippo e allo staff tutto.

Ai tifosi un particolare abbraccio per quanto hanno saputo supportare la squadra e il ragazzo non lasciandolo mai solo anche nei momenti di difficoltà. Es estat un argal joglar per lhi Dragons.

 

 

I never walk alone

 

Giovi e Maurizio

Sconfitta per la Pro Dronero: retrocessione

18 maggio: sconfitta netta anche per la Pro Dronero di patron Corrado Beccacini che viene battuto per 2-0 dal Derthona salutando la Serie D dopo l’anno d’esordio. Una gara decisa già nel primo tempo con gli alessandrini bravi a sfruttare ogni ingenuità dei tesissimi ospiti. Al 17’ Chirico realizza dagli undici metri il penalty concesso dal direttore di gara per fallo di Mancini mentre a pochi minuti dalla fine del primo tempo è Gilio che timbrare il cartellino con un colpo di testa ravvicinato. Nella ripresa i ragazzi di mister Caridi tornano in campo meno tesi e più carichi sfiorando la rete con Isoardi e Dutto che mancano di poco lo specchio della porta. Al 20’ episodio più che dubbio in area del Derthona con Garavelli steso da dietro pochi istanti prima del tiro a colpo sicuro: l’arbitro lascia proseguire. In un finale nervosissimo Provenzano para il secondo penalty alessandrino battuto da Mazzocca ma la situazione non cambia: la Pro Dronero torna in Eccellenza.

 

“Abbiamo lottato fino alla fine e sino all’ultimo pallone ma la tensione quest’oggi ci ha fatto un brutto scherzo – spiega mister Caridi – Il Derthona ha preparato la partita a regola d’arte lasciando l’erba alta per fermare il nostro gioco palla a terra. Bravi loro a sfruttare le nostre ingenuità difensive in occasione delle due marcature. Sono comunque soddisfatto perché tre mesi fa ci davano tutti per spacciati ed invece i miei ragazzi sono riusciti ad arrivare fino a questa gara. Come sappiamo partite come questa si vincono più con la testa che con le gambe ma anche l’arbitro non ci ha aiutato: netto, infatti, il rigore non concessoci si Garavelli che avrebbe riaperto la partita. Domanda di ripescaggio? Sicuramente noi la faremo”.

Verso i play out: partitella con la Juniores

10 maggio: una partitella con la Juniores per una sgambata in funzione della determinante partita dei play out a Tortona contro il Derthona. Caridi ha proposto due selezioni mescolando le carte in modo da tener l'attenzione sul pezzo da parte di tutta la squadra.
L'incontro ha visto una buona Juniores che ben ha giocato contro i big della prima squadra. Per la cronaca l'incontro è terminato con un punteggio di 7 a 2: nel primo tempo De Peralta, Vittorio Nicolino e Dutto, nel secondo tempo tre reti di Giovi e l'ultimo di Isoardi.

 

Abbiamo assistito solo il secondo tempo e abbiamo visto una buona prestazione ovviamente a ritmi ridotti ma con la ricerca continua del gioco con Giovi in particolare spolvero. 

 

All'uscita abbiamo registrato una tranquilla consapevolezza verso il gravoso impegno di domenica prossima, un cauto ottimismo farcito di grande decisione nell'affrontare la storica chance. Anche Caridi sembrava soddisfatto del lavoro svolto. Martedì inizierà il lavoro settimanale in preparazione della sfida.

L'unico neo il grande rammarico di Passerò che squalificato non sarà della partita.

Impresa eroica la Pro s'impone a Caronno

4 maggio: quasi tutta la stampa sportiva parla di "miracolo" mentre noi sappiamo quanto lavoro c'è sotto a questi risultati che i ragazzi di Caridi hanno saputo conquistare. Ancora una volta l'abnegazione di tutti e un Dutto capace di determinare il risultato hanno permesso alla Pro dronero di poter arrivare al raggiungimento di una finale per il mantenimento della categoria.

 

Tutto da conquistare ma sappiamo quanto Caridi e la Pro Dronero siano capaci di questi esploits, a cominciare dai passati play off dell'eccellenza con l'impresa a Trieste. Dunque tutto l'ambiente ci crede con la consapevolezza di aver effettuato un girone di ritorno straordinario nel momento in cui la squadra è stata completata nell'organico.

Oggi la Pro Dronero ha dimostrato di essere una squadra che può stare in serie D dunque dovrà far rispettare questo diritto nello scontro per i play out a Tortona da disputarsi il 18 maggio contro il Derthona.  

 

Pubblichiamo le foto per gentile concessione del geom. Roberto Nicolino che permette la loro divulgazione ed eventuale pubblicazione.

Santhià 5-0: missione compiuta

27 aprile: continua il filotto di vittorie e continua la speranza di potercela giocare fino in fondo. La Pro Dronero domina il Santhià ormai dimesso e rifila cinque reti ai granata.

Una partita molto ben giocata dalla squadra che non ha concesso nulla, Provenzano risultava praticamente inoperoso. Una prestazione esemplare di Brondino e  di un Garavelli ispirato, permetteva ai ragazzi di Caridi di procurare un'ingente quantità di palloni da giocare per la ditta Dutto - De Peralta che risultavano letali. Dietro comunque si è vista una difesa sicura nella triade: Passerò, Maglie, in goal, e Rosso. Gli esterni risultavano assai efficaci: Franco, autore della quinta rete, e Mancini sempre in anticipo. In mezzo oltre ai fantastici Brondino e Garavelli, Luca Begolo, ere attento a dettare i tempi e emergendo anch'egli con una prestazione sicura. Il giovane centrocampista usciva dal campo per crampi. 
Subentravano infine, nel secondo tempo, Luciano, Nicolino e Cappellino. Il primi due si proponevano in modo positivo sulle rispettive fasce mentre Cappellino non riusciva a trasformare l'occasioe avuta.

 

Dunque tutto rinviato ai '90 minuti finali dove la Pro Dronero dovrà completare il filotto di vittorie contro la quarta forza del campionato, la Caronnese che vorrà ovviamente congedarsi dal proprio pubblico con una vittoria. 
Noi confidiamo nella nostra voglia di portare a casa il grande risultato e saremo sicuramente maggiormente motivati. 
Dall'altro canto tutte le nostre attenzioni saranno rivolte ad Albese - Borgosesia, dove i langaroli non dovranno andare al di la di un pareggio, il che permetterebbe in caso di vittoria dei Draghi, di poter accedere ai play out.

I Draghi sul Giana: io c'ero

18 aprile: è una di quelle imprese che rimarranno nella storia di questo campionato di serie D del girone A. Una di quelle partite che racconteremo ai nostri nipotini davanti al fuoco del caminetto dicendo: "io c'ero! Era una giornata solatia nella bassa Brianza ormai violentata dal cemento e dal traffico. Gorgonzola, città il cui nome racconta di un prodotto legato alla terra, non sente da tempo il muggito di una mucca. Infatti per noi montanari arrivare allo stadio è stata un'impresa di altri tempi. Come gli anchoiers de la val Maira i nostri baldi giovani, scarpe grosse ma cervello fino, hanno piantato le broque degli scarponi sull'erba del Giana Erminio e hanno fatto vedere come i veri Alpini (Giana Erminio era un Alpino morto tragicamente) sbrogliano le situazioni difficili. 
Mister Caridi che sembrava lui l'acciuga tanto era teso e tirato nella suo fisico asciutto, ancora una volta motivava la tropa e metteva in campo la migliore formazione. 
Rosano, uomo della val Maira, anche lui emigrato nella bassa, aveva il piglio attento di che sa scrutare gli orizzonti e pronto come un chat pitòis scattava felino chiudendo tutti i varchi ed esibendo una classe che è fuori portata da questo livello calcistico. 
A destra c'era Franco emulo di un Domenghini di altri tempi che continuava nell'elevato standard di sempre determinante in questo girone di ritorno. Da quella parte non si passa! 
Dall'altra si trovava Mancini, sinistro di nome e di fatto, autore della migliore prestazione dell'anno. Anche lui a suo agio su un campo di dimensioni più ampie, le sue grandi leve riuscivano a prendere slancio con grande qualità. 
In mezzo alla difesa la ditta Rosso - Maglie - Pomero sembravano (e il Puma lo è veramente) tre droneresi al rhum: decisi nelle movenze come un alcolico dei bassi fondi di Caracas, abbondanti di cacao negli interventi difensivi. Senza una errore hanno macchiato di cioccolata la maglia del Giano nell'unica sconfitta casalinga. 
Che dire della mediana: Giovi e Luca Begolo, direi quasi perfetti nel primo tempo. Senza una sbavatura, andando a prenderli tutti in pressing e finalmente liberi di giocare palla a terra. I due '94 hanno cosi permesso di esprimere quel gioco senza l'improduttiva palla lunga e pedalare che ha mutilato spesso la proposizione di quest'anno. Nel secodo tempo hanno reso l'anima a Dio commettendo qualche sbavatura ma l'aria non è cristallina nella bassa monzese per cui quando non ce n'era più solo la voglia di non accettare l'ennesima sconfitta ha permesso di tenere botta. 
Nostro Signore li ha premiati mettendogli a fianco il miglior Garavelli di sempre! Il bergamasco ha potuto contare sull'ossigeno dei giovani che gli hanno permesso di toccare un buon numero di palloni a terra e quando il nostro fantasista può giocarla diventa come una vipera: letale! Autore di giocate fini, di stop gentili, in cui la palla sembrava incantata da tanta bravura danzando a suo piacimento. Nello sfruttare la situazione, al limite dell'area, si  girava e scagliava una stilettata in cui la sfera, toccato il palo interno, beffarda, entrava in rete ballonzolando oltre la linea. 
Si gonfiavano dunque i cuori e l'urlo strozzato in gola pensava già a quanto tempo doveva ancora fluire prima della fine. 
Ma era una situazione strameritata perchè prima del goal, capitan Dutto, all'ennesima sgroppata, si trovava solo davanti all'estremo del Giana e dopo un dribling vincente non poteva avere ancora quella lucidità che il suo cuore pretenteva. Calciava dunque sul bravo portiere lombardo, incredulo. 
Anche lo seriol (scoiattolo) Isoardi ha continuamente sgattaiolato tra le file della difesa del Giana e trovava la sua chance imbeccato dal fantastico e filtrante passaggio di Gara. Il tiro di Iso finiva di poco a lato.
Anche quando eravamo schiacciati dal forcing finale dei lombardi, il neo entrato, De Peralta, trovava il contropiede per poter raddoppiare. Il diagonale sfiorava il palo beffardo.  
E' vero abbiamo subìto la veemenza del Giana Erminio ma il centrocampo ha impedito il loro bel gioco centrale e quando i lombardi allargavano sulle fascie gli esterni facevano il loro. Laddove arrivava il cross i centrali di difesa non sbagliavano un intervento. Inoltre la mediana non ha mai buttato via la palla a caso ma ha sempre giocato semplice e efficace trovando un Garavelli ispirato che sfruttava le ripartenze per gli avanti sempre pronti a pungere. Una vittoria meritata al dire di tutti con lo stupore degli avversari per la nostra pèosizione in classifica.

Il racconto è stato un po' lungo ed il fuoco del caminetto lascerà il posto alla brace. I nipotini saranno ormai addormentati ma noi che abbiamo quelle immagini ben lucide nella nostra memoria non riusciremo a prendere sonno ... vero Pres?  

Un buon pari che serve a poco col Chiavari 1-1

13 aprile: ancora un pareggio contro il Chiavari Caperana, squadra di metà classifica che ottiene il pareggio prefissato. Al ‘Drago’ i ragazzi di mister Caridi disputano una buona partita, ma farcita dalle solite sbavature che ne condizionano l’esito finale. Nel primo tempo i biancorossi si fanno vedere con insistenza in area ligure creando un paio di buone occasioni. I rossi cuneesi riescono, alla mezz’ora, a marcare il vantaggio con Luca Begolo, pronto a rimettere in rete una conclusione di Dutto, non trattenuta dal portiere ligure.

 

Nella ripresa il Chiavari forzava il gioco e dopo un grave svarione difensivo in cui l'estremo dronerese, Rosano, sventava il pericolo con una miracolosa uscita nei piedi dell'attaccante levantino, raggiungeva il pareggio. Punizione al limite che veniva rimpallata dalla barriera. Il conseguente tiro al volo al limite di Dolce, centrocampista del Chiavari, lasciato inspiegabilmente senza marcatura, bucava la difesa schierata della Pro Dronero.

I Draghi accusavano il colpo e rischiavano subito appresso con una situazione fotocopia ma il tiro ancora di Dolce veniva rimpallato.

 

Il tentativo di portare a casa i tre punti da parte degli encomiabili ragazzi di Caridi, per l'occasione non presente in panchina a causa dell'espulsione nella domenica precedente, veniva smorzato dall'affrettata espulsione di Tortone. Senza mai mollare la Pro continuava, pur in dieci, a cercare il forcing ma De Peralta non era fortunato nell'occasione venutasi a creare allo scadere.

 

Giovi ha proposto una prestazione da sufficienza piena sempre votato alla gestione attenta della tattica specie in copertura. Attento a coprire i buchi delle tre punte è stato bravo nell'incontrare gli avversari ma non efficace nel primo tempo a proporre gioco con qualche sbavatura nel prendere il ritmo. Nella seconda frazione emergeva trovando il modo di imbucare in un paio di occasioni De Peralta che non trovava fortuna. Sempre in perenne movimento anche in dieci cicredeva fino alla fine. Purtropo il giro palla vieniva spesso applicato da Giovi ma quasi mai all'inverso. In questa situazione nella seconda frazione non sempre la parte sinistra del nostro attacco veniva sfruttata a dovere.

Chiavari

13 aprile: ancora un pareggio contro il Chiavari Caperana, squadra di metà classifica che ottiene il pareggio prefissato. Al ‘Drago’ i ragazzi di mister Caridi disputano una buona partita, ma farcita dalle solite sbavature che ne condizionano l’esito finale. Nel primo tempo i biancorossi si fanno vedere con insistenza in area ligure creando un paio di buone occasioni. I rossi cuneesi riescono, alla mezz’ora, a marcare il vantaggio con Luca Begolo, pronto a rimettere in rete una conclusione di Dutto, non trattenuta dal portiere ligure.

 

Nella ripresa il Chiavari forzava il gioco e dopo un grave svarione difensivo in cui l'estremo dronerese, Rosano, sventava il pericolo con una miracolosa uscita nei piedi dell'attaccante levantino, raggiungeva il pareggio. Punizione al limite che veniva rimpallata dalla barriera. Il conseguente tiro al volo al limite di Dolce, centrocampista del Chiavari, lasciato inspiegabilmente senza marcatura, bucava la difesa schierata della Pro Dronero.

I Draghi accusavano il colpo e rischiavano subito appresso con una situazione fotocopia ma il tiro ancora di Dolce veniva rimpallato.

 

Il tentativo di portare a casa i tre punti da parte degli encomiabili ragazzi di Caridi, per l'occasione non presente in panchina a causa dell'espulsione nella domenica precedente, veniva smorzato dall'affrettata espulsione di Tortone. Senza mai mollare la Pro continuava, pur in dieci, a cercare il forcing ma De Peralta non era fortunato nell'occasione venutasi a creare allo scadere.

 

Giovi ha proposto una prestazione da sufficienza piena sempre votato alla gestione attenta della tattica specie in copertura. Attento a coprire i buchi delle tre punte è stato bravo nell'incontrare gli avversari ma non efficace nel primo tempo a proporre gioco con qualche sbavatura nel prendere il ritmo. Nella seconda frazione emergeva trovando il modo di imbucare in un paio di occasioni De Peralta che non trovava fortuna. Sempre in perenne movimento anche in dieci cicredeva fino alla fine. Purtropo il giro palla vieniva spesso applicato da Giovi ma quasi mai all'inverso. In questa situazione nella seconda frazione non sempre la parte sinistra del nostro attacco veniva sfruttata a dovere.