E' finita!
Con il torneo di Verano si conclude l'annata calcistica degli allievi regionali del Novara '94.
Un'esperienza per Giovi importante e formativa in un centro sportivo da sogno attorniato da compagni fantastici.
Per un ragazzino partito da un paesino di Cuneo dove la montagna la fa da maitresse e fiondarsi nella realtà novarese lontano dall'aia di casa dove tutto e tutti sono protezione.
Molti sono stati gli aspetti di questa magica esperienza:
in primis quella scolastica: Giovi è entrato all'Istituto Statale per Geometri Nervi nella seconda C del corso ordinario. Una classe difficile e turbolenta dove il ragazzo, a quel che dicono i professori, ha dimostrato maturità nell'affrontare le difficoltà sia ambientali che scolastiche. Ci si aspetta una promozione con buoni voti soprattutto in matematica e fisica. E' da ringraziare il "prof.", tutor per i ragazzi azzurri e noto rompiballe a Novarello ma determinante nel suo amore oltre ogni confine per i nostri giovani e per aver preso sotto l'ala didattica quel testone di montanaro qual'è Giovi.
In secondo luogo una crescita personale nell'autogestirsi e nell'organizzarsi. Il "convitto" di Novarello si è dimostrato una fucina per ragazzi che vogliono diventare uomini. Giovi ha imparato a lavarsi i panni sporchi, a stirarseli, a gestirsi nei soldi, a convivere con i compagni di Novarello e autogestirsi nell'ambito di una vita da sportivo fortemente regolata negli atteggiamenti. Non è stato facile e dobbiamo ringraziare fortemente alcune persone come i sigg. Apicella e sigg. Ramazzotti determinanti nelle fasi iniziali e non solo. Il sig. Massola, sempre punto di riferimento per tutti i ragazzi di Novarello soprattutto nell'indicare la strada segnata da una condotta educativa inflessibile nel pieno della libertà personale.
Il Mancio sempre disponibile, con quella complicità che ha permesso ai ragazzi adolescenti, con gli ormoni a mille, di sopportare la routine. Il personale del ristorante ed il cuoco dai sughi sopraffini.
L'esperienza sportiva infine è stata di alto livello. Noi che conosciamo bene cosa significa allenarsi in provincia arrivando prima da una società di piccolo cabotaggio ed essere passati attraverso il Cuneo nell'ambito di una crisi societaria. Arrivare a Novara con un grande allenatore come Didonè, sempre attento e prodigo di consigli anche negli atteggiamenti che portano a divenire un professionista. Avere un preparatore atletico che ha personalizzato il lavoro per Giovi e sappiamo tutti quanto ne ha bisogno ma ottenendo netti miglioramenti dal punto di vista atletico. Trovare infine una società organizzata nei dettagli, un centro sportivo come Novarello, un ambiente ricco di sensibilità con compagni della Beretti, una citttà in festa per la prima squadra possiamo dire che è stato un grande salto.
Noi non possiamo dire oggi se Giovi sarà confermato, ha ancora tante cose da imparare nel calcio professionistico e non è detto che tutte siano nelle sue corde, ma possiamo ben dire, alla fine dell'annata, che è stata una esperienza fantastica, di aver dimostrato di avere delle qualità sia tecniche che morali e che comunque la strada è ancora lunga, l'orizzonte così vasto per dare ancora tanti calci ad un pallone che non è tutto nella vita ma sicuramente la nostra passione!