15 maggio: il Novara '94 vince il triangolare memorial Stefano Valente organizzato dal Cuggiono, società legata al Sestante azzurro.
Nella prima partita gli azzurrini di Didonè hanno affrontato gli Juniores del Cuggiono la cui prestanza fisica era predominante. Ma dopo i primi minuti si è capito che il tasso tecnico faceva pendere la bilancia del gioco a favore del Novara. Nonostante ciò la partita rimaneva in equilibrio.
Il 4-3-3 proposto da Didonè comprendeva: Stefani, Caputo, Galli, Bosio; il centrocampo formato da De Ponti, Tortora, Giovi; in avanti Apicella, un nuovo 11 in prova e Strazzella.
Le proposizioni degli azzurrini si sviluppavano principalmente sulla destra in quanto Stefani si proponeva assai efficace sulla destra. e scambiava in particolare con De Ponti e Tortora che però non riuscivano a scardinare l'arcigna difesa del Cuggiono.
Improvvisamente Giovi scambiava sulla sinistra e cambiava passo al limite scagliando un fendente di mancino che s'infilava secco in diagonale.
La partita cambiava volto e il Novara si concedeva delle giocate in velocità. Di nuovo sulla detra Stefani proponeva un cross che nella mischia veniva incornata dal centrale dei gialli di Cuggiono per un sfortunata autorete.
De Ponti rubava palla a centrocampo e schizzava in contropiede dove filtrava per Strazzella che gonfiava la rete alla sua maniera.
Soddisfazione per una vittoria contro una compagine fisicamente ben messa e che dava del filo da torcere al Como che nonostante fosse farcito di alcuni '93 piegava il Cuggiono di misura nel finale dell'incontro.
L'incontro contro il Como iniziava frizzante neli scontri De Ponti aveva subito da dire con il ruvido 4 lariano. In questo caso Didonè proponeva i 3-4-3 con Di Pierri in porta; Galli, Caputo e Bosio in difesa; Stefani e Tortora esterni; Giovi, De Ponti in mezzo; Greco, Strazzella, Apicella in avanti.
Una formazione che ci è piaciuta anche per come si è proposta in campo. Vivace, sempre propositiva e pungente quando occorreva. Precisi in difesa e ben messi anche sulle palle alte con Di Pierri a donare sicurezza al reparto difensivo.
In mezzo Giovi e De Ponti erano assai vivaci anche se avrebbero dovuto far girare meglio il gioco mentre si è sempre insistito in particolare sulla destra dove Stefani appariva in gran serata. Tortora da par suo effettuava delle incursioni a dir poco devastanti dove permetteva a Giovi di segnalarsi per una grande apertura permettendo al capitano di sfiorare la rete.
Strazzella coadiuvato da un vivace e determinato Apicella e da un Greco fisicamente preponderante era capace di tenere in apprensione la difesa del Como.
Il pallino era novarese che insisteva sulla destra con un Giovi un po' fuori dal gioco. Il nostro centrocampista però si faceva dare una palla da una rimessa sulla destra e zigzagando caracollante si accentrava trovando lo spiraglio giusto e con un sinistro di collo esterno la stampava sotto la traversa.
La reazione dei lariani non si faceva attendere ed una palla persa maldestramente permetteva un rapido contropiede del Como che riusciva nel rimpallo a superare Di Pierri in uscita bassa ma San Gennnaro Caputo con la punta del piede impediva il pareggio.
L'aria gelida del Rosa che faceva tremare i fans sugli spalti portava il profumo degli intrepidi Celti che permetteva a un intraprendende Apicella di raddoppiare.
Il Capitano alza la coppa sotto scoppiettanti botti di festa, una miriade di colori che fanno ben sperare per un impegnativo torneo Lascaris.