Speravo di chiuderla meglio e ce l’ho messa tutta anzi ce l’abbiamo messa tutta. Il rammarico ci sta perché noi sappiamo che siamo meglio dei nostri avversari ma, diciamocela, sappiamo anche quali sono i nostri difetti.
Mi spiace perché era l’ultima con il Fossano dove ho passato tre magnifici anni e ora ci meritavamo di fare il “botto”.
Ma il calcio è così e il campo ha sempre ragione e ho imparato, in questi anni, di saper accettare il risultato finale sapendo però di aver dato tutto quello che avevo anzi che avevamo.
Così quando siamo retrocessi, tre anni fa. Una situazione veramente paradossale che ancora oggi stento a credere ma lo sconforto fu smussato dal fatto che la nuova Società si stava delineando con l’arrivo della dirigenza Balocco e di mister Viassi.
La fiducia era tanta, oggi ripagata, ma era forte anche la pressione. Sapevamo che dovevamo ritornare subito in Eccellenza ma tra il dire e il fare c’erano trenta e passa partite da giocare e dico sinceramente su campi che neanche potevo immaginare.
Ho avuto l’emozione, l’onore ma anche l’onere di essere il capitano di questa banda fatta principalmente da giovani rampanti. Capitano io che non ero il più vecchio, neanche quello che aveva le maggiori presenze in campionati maggiori o il più forte.
Ma così è andata e ringrazio per la fiducia tutti quanti.
Oggi dopo aver conquistato i play-off, al ritorno in Eccellenza della Società, meta raggiunta dopo 22 anni, sento di aver fatto il mio dovere, insieme ai miei compagni, senza essere però pienamente appagato perché si poteva fare meglio ma lo sport è questo ed è il suo bello.
Un nuovo traguardo (non si dice quale per scaramanzia) da conquistare sarà quello che si propone davanti al Fossano Calcio: il più bello e il più difficile da raggiungere per il centenario che andremo a festeggiare.
Io ho scelto un’altra strada, un’avventura fantastica che il calcio mi offre, in un altro continente. Una situazione, la mia che solo questo sport sa prospettare e se penso al Bisalta Calcio, dove ho iniziato, per poi girovagare per il nord Italia, trovo la situazione veramente incredibile.
Mi rimarranno i ricordi vivissimi che nessuno potrà portarmi via, di questo fantastico spogliatoio, di Gian e di Ezio che sono amici prima che dirigenti, del mister dalla grande competenza, di Carlo e il gruppo dello staff e di quei squinternati di compagni con i quali ho avuto un rapporto quasi fraterno anche con i più giovani.
Auguro a tutti le più grandi soddisfazioni sia sportive che personali sapendo che la via intrapresa dalla Società è quella giusta, quella che ha permesso a me di pensare in grande e di continuare a giocarmela anche nella vita.
Forza Fossano, fino alla fine!