28 novembre: troppo facile dare addosso a chi compie l'errore singolo che, secondo noi, è frutto di un errore collettivo. Allora sarebbe meglio andare a grattare il fondo del barile per trovare i rimedi di questa débâcle, a nostro giudizio, collettiva.
È in questo senso che dovremmo leggere le prestazioni dei singoli perchè nel calcio moderno esiste una fase attiva e una fase passiva e la prestazione di ieri è significativa di una squadra spaccata in due dove il raccordo è gestito da due elementi mentre tutti sono propositivi nella fase attiva mentre molto meno lo sono in quella passiva. Poi mettici: la fatica, l'apprensione, la gioventù e una buona dose di sfortuna ecco il cocktail di questa sconfitta.
In fondo giocato molto bene ma alla fine "cornuti e mazzati" diceva Totò e nel calcio all'italiana gli ultras sarebbero inferociti ma siamo il Fossano e tutte le ansie le lasciamo al mister che è l'unico indicato a riprendere il filo del discorso nella sua ampia competenza.
MASNERI, incolpevole: il primo goal viene trafitto da un contropiede, il secondo da un tiro al volo di collo pieno, il terzo, dopo un cross basso, il piattone era troppo ravvicinato. Il quarto, il rimpallo era troppo improvviso e ravvicinato. Forse sul secondo o il cross basso del terzo. Ma di cosa stiamo parlando: storia dell'impossibile! Ricordiamoci che San Thomas è un santo venerato anche dalla Chiesa Anglicana che è per tradizione è attenta maggiormente alla realtà in questo caso quella di uno straordinario ragazzo e di un ottimo goalheeper dal futuro certo.
BRONDINO, lineare: meno esplosivo del solito ma sempre attivo sulla sua fascia. Non sappiamo come sono le condizioni fisiche, certo è che da sinistra sono avvenuti tutti i fattacci ma è frutto di una combinazione che esula dal magnifico giovane esterno.
FENOGLIO, confermativo: ancora una buona prestazione senza sbagliare nulla e in una partita come quella di ieri è tanta roba.
GALVAGNO, perfetto: un'ottima prova pur, lo ripetiamo, non essendo nella sua posizione prediletta. Toccato duro già nel primo tempo coadiuva la remontada tamponando tutto il possibile fino allo stremo. TOUNKARA, imperfetto: imperfette le sue condizioni fisiche e l'approccio alla battaglia.
MOZZONE, lapidato: chi è senza peccato scagli la prima pietra ... per cui domandiamoci cosa è successo prima dell'errore se errore è commesso. Nel caso della terza rete, ad esempio ... goal sbagliato, goal subito. Io penso invece che il nostro centrale ha confezionato un'ottima prova andando a tamponare parecchie lacune precedenti. Il resto sono solo chiacchiere da bar.
GORZEGNO, napoleonico: fantastico nel suonare la carica un po' meno nel guidare la truppa oltre la collina di Waterloo.
ARMANDO, killer: una spina nel fianco sulla fascia con l'accortezza di ripiegare per aiutare l'amico Fenoglio. Sono sicuro che è per questo che dalla sua non arrivano pericoli. Capace di stilettare in goal come un vero killer.
GIOVI, brillante: una delle migliori partite giocate quest'anno. Capace di reagire all'errore sul primo goal (perso palla: fallo subito? Chi aiutava per uno scarico? Ricevuto palla in orizzontale?) e di giocare una remontada continua fino alla metà del secondo tempo. Poi ancora di ripartire e far rigiocare la squadra, al pareggio del 2a2 verso la vittoria che non è venuta ma tanto, tanto cercata.
ALFIERO, sempre più in alto (in classifica dei cannonieri): che dire di una punta che la mette sempre dentro.
ROMANI, barocco style: ci riporta alla reggia di Versailles tutte le volte che tocca palla. Pittura gli assist, gonfia la prima rete e inventa piroette leggiadre mentre gli altri cercano di staccargli i garretti. Purtroppo cotanta leggiadria non sempre finisce con il determinare ma non è colpa sua.
TAVELLA, ermetico: come il dio Ermete (Mercurio) sempre più chiuso nella sua oscura scienza occulta al punto di non essere compreso. Lui che ha la magia nel sinistro, il fisico di un dio greco e la gioventù che lo dovrebbe guidare verso il sole. Invece è entrato nelle turbolenze del monte Olimpo ed incupito sembra non ritrovare la via di Eracle (Ercole) dal mancino al fulmicotone. Oh Zeus lanciagli una saetta che gli possa dare un goal risanatore!