1 ottobre: il Como perde una partita ampiamente dominata nel primo tempo per poi spegnersi man mano che il centrocampo calava dal punto di vista fisico. Il gran caldo giocava un brutto scherzo per i lariani che iniziavano ad un ritmo forsennato piegando le gambe alla Valenzana che subiva il primo goal ad opera di Bruzzone che insaccava una deviazione di Modini che a sua volta riceveva un cross dalla sinistraLa Berretti comasca era rinforzata dai professionisti Afosu e Bellitta che però non riuscivano a drizzare un secondo tempo dove tutti ci mettevano del proprio per concedere il vantaggio alla Valenzana. La scarsa aggressività permetteva una serpentina sulla sinistra della punta della Valenza e la scarpata che non sembrava irresistibile non veniva intercettata da Voli. Incassato il goal il Como veniva messo sotto da alcune ripartenze che venivano marcate in altre due occasioni. La rabbiosa reazione dei lariani riduceva lo score tardivamente con un'autorete in mischia.
Brutta sconfitta con una squadra abbordabile fatta di disattenzioni e una gestione del vantaggio ache poteva essere più attenta.
24 settembre: in una giornata soleggiata presso il comunale di Cesate si sono affrontate le squadre del Como e del Renate. Il Como in maglia bianca si schierava con un 433 con Colarieti in porta, Rondelli, Bruzzone, Tigani e Mazzocca in difesa, a centrocampo Di Lernia e Giovi rispettivamente a destra e a sinistra di Petilli centrale in mediana, davanti a destra Modini, a sinistra Amedeo con punta Maugeri. Il Renate in maglia nerazzurra si presentava con otto '93.
I primi dieci minuti di studio il Como sviluppa gioco principalmente sulla sinistra dove Giovi e Amedeo supportati da Mazzocca cercavano di costruire gioco senza trovare l’effettiva stilettata.
La situazione viene sbloccata da una punizione sempre sulla sinistra: batte Mazzocca che imbecca alla perfezione Tigani in centro area. Il centrale lariano, con un tuffo di testa in torsione, beffa il portiere Borroni, ex Como.
Le premesse sembrano pertanto a favore dei Comaschi che invece spengono la luce e concedono spazi ma soprattutto ritmo ad un Renate che inizia a macinare gioco.
Sottoritmo il centrocampo del Como subisce la libertà del mediano Molteni e la dinamicità delle due mezzali Pacione e Dell’Oro. Inoltre il centravanti del Renate, Giangaspero che sarà la vera spina nel fianco della difesa comasca, fa reparto da solo.
Le avvisaglie del vantaggio del Renate si manifestano con una traversa piena colpita dai nerazzurri con Gori. In fatti il Renate marca il vantaggio con due goals fotocopia al 35’ e al 40’. Cross dalla sinistra del Como: il primo il centravanti Giangaspero interviene con un piattone ad incrociare sfruttando l'errore della difesa comasca, la seconda con un solitario colpo di testa sempre sul secondo palo.
Il Como incassa la doppia punizione cercando di reagire ma costruisce solo un atterramento in area di Modini il cui penalty non veniva fischiato.
Nel secondo tempo mister Manzo metteva le cose a posto e il Como riusciva ad imporsi nel gioco creando una serie di occasioni principalmente da giocate su palla inattiva o da tiri da fuori dove si segnalava Tigani per un paio di bordate neutralizzate dall’ottimo portiere nerazzurro. L'ottimo l'ingresso di Tortora che dava inmpulso sulla fascia destra donando respiro anche al centrocampo permetteva di portare sempre più avanti il barricentro comasco e il Renate giocava di rimessa riusciva a colpire una traversa su un colpo di testa scaturito da un corner scaturito proprio da una ripartenza.
All’86’ Giovi subiva un fallo al limite, batteva Di Lernia che marcava con una palombella beffarda tirata con il contagiri.
Le ultime schermaglie che offrivano rapidi rovesciamenti di fronte chiudevano questo giusto pareggio.
Un passo indietro rispetto alla prima di Lecco, sul piano del gioco e sulla sua intensità, ma la reazione dei comaschi c'è stata tutta. Si è visto ciò che sarà l'andamento di questo campionato Berretti. Tutte battaglie dal punto di vista fisico da giocarsi sempre fino alla fine soprattutto per una compagine giovane come il Como che afonta, come in questo caso, un avversario farcito di 8 '93.
Giovi sotto ritmo nel primo tempo si rimetteva in gioco nel secondo dando un minimo di ordine al gioco. Più volitivo conquistava il fallo che Di Lernia avrebbe trasformato. Non ancora determinante come ci aspettiamo.